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In questa guida spieghiamo le differenze che intercorrono tra un termoconvettore ed un termoventilatore, due sistemi di riscaldamento ad alimentazione elettrica molto diffusi nelle case e negli uffici. La loro caratteristica fondamentale è quella di accorrere in aiuto di termosifoni, stufe e riscaldamenti a pavimento quando questi per un motivo o per l’altro non riscaldano a sufficienza le stanze, creando così un’atmosfera più confortevole e donando sollievo ai più freddolosi.
Sebbene per certi versi si tratti di prodotti simili, termoconvettore e termoventilatore non sono la stessa cosa, e come vedremo non risultano intercambiabili fra loro. Se sei curioso di capire quale scegliere tra i due quindi, rimani con noi: nei seguenti paragrafi descriveremo nel dettaglio la struttura, le funzioni e la destinazione d’uso di entrambi, così da avere un’idea chiara di quando sia meglio scegliere un termoconvettore oppure un termoventilatore.
Differenze tra Termoventilatore e Termoconvettore
La principale caratteristica che differenzia i due dispositivi è la loro struttura interna, ovvero il meccanismo che determina la diffusione del calore nell’ambiente.
Il termoventilatore, come suggerito dal nome stesso, è costituito da una struttura portante all’interno della quale è installata una ventola. Quest’ultima, all’accensione del dispositivo, inizia a girare, diffondendo nell’ambiente il calore generato da una resistenza metallica a serpentina.
Il termoconvettore dal canto suo, sfrutta invece la convezione, un processo fisico che fa passare il calore da particella a particella, in modo certamente più lento ma allo stesso tempo molto più omogeneo rispetto al soffio di aria calda generato dal termoventilatore.
Meglio Termoventilatore o Termoconvettore
La valutazione delle dimensioni della stanza da riscaldare è un fattore determinante nella scelta tra un termoconvettore ed un termoventilatore, che mette subito a nudo una delle più importanti differenze tra i due, ovvero la velocità nel diffondere calore nelle stanze.
Il termoventilatore, sebbene spesso si riveli più piccolo del termoconvettore, risulta più indicato per riscaldare velocemente ambienti grandi, in quanto grazie all’azione della ventola riesce a raggiungere distanze più grandi in tempi brevi.
Ecco quindi che se il tuo obiettivo è ottenere molto calore in poco tempo e se necessiti più che altro di un sistema di riscaldamento da accendere per brevi finestre di tempo, il termoventilatore non potrà che fare al caso tuo.
Si tratta del dispositivo capace di fornirti “tutto subito” a costo però di produrre, oltre a calore istantaneo, anche un certo quantitativo di rumore. La ventola infatti per quanto tecnologicamente avanzata, finisce sempre per emettere suoni, e questo chiaramente può influire sulla scelta finale.
Riteniamo quindi di consigliare i termoventilatori come coadiuvanti del riscaldamento di bagni, lavanderie, cucine, ambienti di passaggio, garage e cantine, così come di spazi molto grandi nei quali il rumore può essere attutito da altri elettrodomestici (tv, stereo ecc).
Per riscaldare stanze come studi, laboratori, camera da letto e luoghi di relax invece, meglio propendere da subito per un termoconvettore, il quale risulta decisamente più silenzioso.
Inoltre, questo sistema di riscaldamento risulta capace di aumentare la temperatura della stanza in modo più equilibrato, evitando gli sbalzi, le correnti e fornendo un piacevole tepore graduale, che permette più facilmente al corpo di acclimatarsi.
Per quanto riguarda le funzioni e i comandi presenti sull’interfaccia dei termoventilatori e dei termoconvettori, non è possibile sottolineare differenze sostanziali, se non facendo riferimento al fatto che spesso i secondi sono più tecnologici dei primi, e talvolta più performanti.
Di norma, sia l’uno che l’altro tipo di dispositivo è dotato di un cavo di aggancio alla corrente elettrica, di un motore elettrico e di una scocca/corpo principale realizzato per diffondere il calore.
In entrambi i casi i dispositivi più economici sono dotati principalmente di un tasto di accensione e di una manopola o pulsantiera per aumentare o diminuire il livello di calore generato e diffuso nell’ambiente.
Il numero di Watt erogati si aggira in entrambi i casi intorno ad un minimo di 1000 e ad un massimo di 2000, e nei modelli più avanzati è possibile selezionare il livello di calore a seconda delle esigenze.
I prodotti più costosi sono poi dotati della funzione termostato, che spegne il dispositivo quando viene raggiunto il livello di calore impostato, e una protezione più o meno efficace contro schizzi d’acqua e umidità (come per esempio la protezione IP21).
Oltre a essere piuttosto diversi dal punto di vista strutturale e funzionale, termoconvettori e termoventilatori si differenziano anche esteticamente e nelle dimensioni. Mentre i primi tendono a essere più grandi e ad assomigliare molto a piccoli termosifoni in metallo , i secondi sono solitamente più piccolini e realizzati principalmente con materiali plastici.
Se cerchi un dispositivo il riscaldamento che risulti leggero e facile da installare anche sopra a mensole o mobiletti, il termoventilatore è sicuramente il più indicato fra i due. Ricorda comunque che al pari del termoconvettore anch’esso dovrà sempre essere attaccato alla corrente per funzionare. Attenzione quindi a trovare un posto nel bagno che sia sicuro e al riparo dagli schizzi d’acqua!
Il termoconvettore dal canto suo è ideale per essere installato in ambienti dedicati al comfort e al relax, in quanto risulta sì più grande, ma comunque anche molto più elegante e discreto rispetto al termoventilatore.
Per quanto riguarda l’estetica, oggi sono disponibili in commercio moltissimi modelli sia di termoconvettori che di termoventilatori, realizzati con stili e forme capaci di adattarsi davvero a qualsiasi arredamento. Il consiglio quindi è di dedicare un po’ di tempo al confronto tra i vari modelli, così da non creare discontinuità in casa o in ufficio e godere al meglio delle tue stanze.
Un ulteriore fattore da considerare se sei indeciso su quale prodotto scegliere tra un termoconvettore ed un termoventilatore riguarda la qualità mantenuta dall’aria quando viene riscaldata con un sistema o con un altro.
Scegliendo un termoventilatore non apporterai differenze sostanziali alla qualità dell’aria che respiri: tale dispositivo infatti, rilascia nell’atmosfera aria che non vede aumentare o diminuire il livello di umidità contenuto nelle particelle.
Le cose cambiano per se ad essere acceso per molte ore è il termoconvettore, il quale per via del processo fisico della convezione finisce inevitabilmente per seccare l’aria presente, anche se non tantissimo.
Un fattore quest’ultimo che occorre tenere a mente se in casa sono presenti persone con problemi respiratori o della pelle, due tipi di disturbi che richiedono un’umidità relativa di almeno il 40%-60%.
Nel caso in cui ti trovi per necessità a scegliere il termoconvettore quindi, il consiglio è di affiancarvi anche un umidificatore, così da mantenere sempre equilibrata l’umidità degli ambienti.
Il costo dei termoventilatori è solitamente inferiore a quello dei termoconvettori, in quanto si tratta di dispositivi elettronici più semplici e solitamente più piccoli, realizzati con materiali meno resistenti.
Se quindi il budget è ristretto, il consiglio è di orientarti da subito sui modelli di termoventilatore più efficienti, i quali saranno quasi sempre meno cari dei termoconvettori economici.
Per quanto riguarda i consumi invece, il discorso si complica leggermente: se da un lato è vero che entrambi i prodotti sono ormai realizzati in modo da contenere il più possibile il consumo energetico, dall’altro occorre ricordare che questo valore dipenderà molto dal tipo di utilizzo che farai del tuo modello.
Tenendo un termoventilatore o un termoconvettore accesi alla massima potenza per molte ore, infatti, senza avvalersi della funzione termostato, è quasi certo vedere crescere i costi in bolletta, attenzione quindi a seguire le indicazioni del produttore e a leggere bene le istruzioni ed i comandi di ciascun modello
Termoconvettori più Venduti Online
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