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In questa guida spieghiamo come scegliere una stufa pirolitica e proponiamo la recensione dei migliori modelli disponibili sul mercato.
Questo particolare strumento per il riscaldamento di interni ed esterni sta diventando per ovvie ragioni sempre più popolare, anche tra chi abita in città. Essa presenta differenze sostanziali con le stufe a legna e quelle a gas o a pellet, pur garantendo un calore extra ideale per riscaldare le stanze nei mesi più freddi. Se vuoi saperne di più su questo prodotto o semplicemente ti stai chiedendo come scegliere la stufa pirolitica più adatta alle tue esigenze, sei nel posto giusto. In questa guida ti aiutiamo a capire quali caratteristiche considerare per prime e come adattare al meglio una stufa pirolitica agli ambienti di casa, siano essi interni o esterni. In pochi passaggi potrai così dotare le tue stanze di una fonte di calore ecologica e che non richiede energia elettrica, andando a risparmiare sensibilmente sulle spese mensili in bolletta e sul combustibile. Ma andiamo con ordine e cerchiamo di conoscere più da vicino la stufa pirolitica e il suo funzionamento.
Cosa Sono le Stufe Pirolitiche
Pur essendo uno strumento di riscaldamento tra i più moderni in circolazione, la stufa pirolitica si basa su uno dei meccanismi di riscaldamento più antichi, conosciuti sin dalla notte dei tempi. Stiamo parlando della pirolisi, un processo termochimico che porta a produrre calore pur in assenza di una combustione vera e propria. A livello estetico e formale, la stufa pirolitica si presenta come uno strumento molto simile alle classiche stufe a legna o in parte alle stufe a pellet. In realtà, essa è costituita da componenti diverse, che possono essere riassunte in
-Camera di calore per il combustibile
-Camera di calore per l’accumulo della biomassa
-Tubi in acciaio per collegamento alla canna fumaria
-Coperchio che separa il combustibile dall’ossigeno
-Foro per aerazione alla base.
La pirolisi come anticipato, avviene in assenza di ossigeno. Le biomasse o combustibili da utilizzare sono naturali e costituite da legno, foglie secche, pellet cippato. Quando si inseriscono queste biomasse all’interno della camera di calore, è necessario accenderle e farle arrivare ad una temperatura di circa 300 o 400 gradi. Così facendo, le biomasse producono calore e gas. I gas prodotti vengono sfruttati dalla stufa pirolitica, che al contrario delle altre tipologie di stufa li trattiene al suo interno e non li immette in atmosfera. I gas convogliati infatti rimangono nella stufa e possono essere ulteriormente bruciati, grazie all’assenza di ossigeno. Trascorso un periodo iniziale in presenza di fiamme infatti, il fuoco si spegnerà ma rimarrà il gas, che verrà scaldato dal calore presente.
La biomassa usata si trasformerà poi in carbone, detto biochar dagli addetti ai lavori, un prodotto eccellente per fertilizzare.
Vantaggi della Stufa Pirolitica
Senza entrare in dettagli specialistici, è possibile capire sin da subito che la stufa pirolitica offre innumerevoli vantaggi, soprattutto in tempi in cui il gas e l’elettrico sono divenuti piuttosto costosi da utilizzare. Essa infatti
-Non richiede elettricità per funzionare
-Non emette fumi dannosi come il monossido di carbonio
-Non richiede necessariamente legna per funzionare
-Ha un rendimento nella produzione di calore superiore a tutte le altre stufe, pari al 90%
-Risulta essere rispettosa dell’ambiente
-Fornisce un ottimo fertilizzante come scarto
-Risulta essere esteticamente moderna e si adatta alla perfezione con qualunque stile di arredamento.
Come Scegliere una Stufa Pirolitica
Posto che tu abbia a disposizione gli ambienti dotati di canna fumaria a norma e che ti sia convinto di voler acquistare una stufa pirolitica, ci sono alcune caratteristiche da considerare per non sbagliare. Prima di tutto, esse riguardano l’effettiva necessità di calore da soddisfare. In casa sono presenti ulteriori fonti di calore? I vari vani dell’abitazione sono isolati a sufficienza o vi è molta dispersione termica? Quante stanze vuoi riscaldare sul medesimo piano? E così via. Insomma, la consulenza con uno specialista in questo campo è sempre d’obbligo se non hai idea di quali caratteristiche presenti la tua casa. Il consiglio è sempre quello di valutare attentamente l’acquisto di una stufa solamente a partire dal fatto che l’isolamento dell’immobile sia ottimo, o in mancanza di quest’ultimo, che gli ambienti siano piccoli. La stufa infatti è solitamente localizzata in una stanza dalla quale si deve poi propagare molto calore, anche in assenza di termosifoni.
Potenza e resa termica
La potenza di una stufa è un valore indispensabile da conoscere per capire se essa sarà effettivamente in grado di riscaldare l’ambiente. In generale infatti, una stufa pirolitica di piccole dimensioni presenta una potenza di circa 6-7 kWh, i quali si rendono utili per riscaldare piccoli ambienti da circa 50 mq. Per ottenere un riscaldamento efficace è necessario salire di potenza e arrivare a circa 8-9 kWh. Indicativamente, per riscaldare in modo omogeneo una superficie da 120 mq senza l’ausilio di ulteriori metodi di riscaldamento è necessaria una stufa pirolitica dalla potenza di almeno 15 kWh.
Diametro canna fumaria
Quando ti appresti ad acquistare una stufa cerca sempre di scoprire se la canna fumaria presente in casa e il tubo della stufa pirolitica siano compatibili. Per installare una stufa in modo corretto infatti è essenziale che il tubo sia sempre inserito in modo perfetto nella parete, pena la fuoriuscita di gas e di materiale combusto nell’ambiente. La maggior parte dei produttori indica nella descrizione prodotto il diametro della canna fumaria, e normalmente esso si aggira intorno ai 130 mm.
Peso e dimensioni
Anche le dimensioni della stufa contano, soprattutto se intendi inserirla nell’ambiente liberamente e non puoi incassarla nel muro. Ricorda infatti che una stufa produrrà calore estremo che renderà non servibili o utilizzabili le aree nelle immediate vicinanze. Per questo motivo, assicurati di avere sufficiente spazio o di acquistare una stufa che risulti non solo ingombrante il giusto ma anche sicura. Per quanto riguarda il peso, vige un discorso simile, soprattutto se intendi posare la stufa su solette o soppalchi. Alcuni prodotti infatti, possono arrivare a pesare diverse centinaia di kg, quindi non tutte le pavimentazioni potrebbero rivelarsi sufficientemente robuste per ospitarle.
Qualità dei materiali
Una buona stufa pirolitica deve essere prima di tutto robusta. Quando ti accingi all’acquisto di un prodotto di questo tipo, ricerca sempre materiali resistenti e che possano trattenere a lungo il calore, come per esempio la ghisa. Anche l’acciaio è un buon materiale, che riesce a diffondere il calore nelle stanze ancora più velocemente. Molto importante è anche la composizione del vetro, il quale dovrà sempre essere spesso e robusto a sufficienza. Una rottura di quest’ultimo renderà la stufa inutilizzabile, quindi fai molta attenzione prima della scelta!
Estetica
Infine, inutile negare che anche l’occhio vuole la sua parte. Nella scelta della stufa pirolitica quindi, cerca di orientarti su prodotti che possano inserirsi al meglio nella tua abitazione senza stonare con l’arredamento già presente. Fortunatamente, la maggior parte dei produttori di stufe pirolitiche è riuscito a diversificare l’offerta e a fornire scelte più moderne o più classiche.
Come ultimo suggerimento, ti consigliamo di propendere per modelli dotati di vano per il combustibile, che ti permettano di tenere sempre vicina una piccola scorta di legna o pellet da utilizzare quando è necessario un nuovo carico.
Prezzi
I modelli da interno di stufa pirolitica per superfici medio-grandi possono costare intorno a 1000 euro. Modelli più piccoli per esterno sono invece decisamente più economici, e si attestano intorno a 100 euro. Modelli molto grandi, magari di design, partono invece da un minimo di 4000 euro. Un investimento importante che sarà però velocemente ripagato dal risparmio mensile in bolletta.
Stufe Pirolitiche più Vendute
Per terminare, mettiamo a disposizione una lista delle stufe pirolitiche più vendute online con il relativo prezzo.
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