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In questa guida spieghiamo come funziona la stufa a bioetanolo e presentiamo i vantaggi e gli svantaggi principali legati all’uso di questo dispositivo di riscaldamento.
Il bioetanolo è un biocarburante liquido che sta guadagnando grande popolarità tra coloro i quali necessitano di riscaldare gli ambienti più piccoli ma per cause di forza maggiore non possono installare in casa stufe e camini a combustione.
La stufa a bioetanolo, grazie ad un design contemporaneo e ad una buona resa termica, riesce pertanto a risolvere i problemi di freddo intenso tipici degli inverni più rigidi, senza per questo andare ad influire eccessivamente sul budget famigliare o a rovinare gli ambienti. Se sei curioso di scoprire di più riguardo a questo strumento quindi, continua nella lettura: di seguito riportiamo tutto quello che c’è da sapere sulla stufa a bioetanolo, cercando di evidenziarne pregi e difetti e di aiutarti a capire se possa fare al caso tuo.
Caratteristiche delle Stufe a Bioetanolo
Se sei pratico di metodi di riscaldamento alternativi alla caldaia o vivi in un posto in cui qualche grado in più può fare la differenza, avrai sicuramente sentito parlare almeno una volta della stufa a bioetanolo, un dispositivo ecologico e performante degno dei classici camini a legna.
La caratteristica principale di questa stufa non risiede tanto nel suo aspetto esteriore, quanto piuttosto nel fatto di essere alimentata con un biocombustibile liquido, il bioetanolo appunto. Quest’ultimo, derivato dalla lavorazione di ortaggi zuccherini come barbabietole e patate è in realtà uno dei gas meno inquinanti quando i parla di riscaldamento, in quanto capace di contenere naturalmente i livelli di monossido di carbonio dispersi nell’aria. Il costo del bioetanolo è di circa 3-4 euro al litro, e questo gas si configura come una buona alternativa al pellet, al metano o alla legna da ardere.
Dal punto di vista estetico e strutturale invece, le stufe a bioetanolo possono essere riconosciute piuttosto facilmente. Esse presentano quasi sempre un forma rettangolare, dimensioni medio grandi, un corpo metallico di diversi colori e un ampio sportello a vetro frontale, dal quale è possibile caricare la stufa e, dopo averla accesa, osservare le fiamme. Quest’ultima caratteristica le rende particolarmente eleganti e perfette anche per donare alla stanza non solo un bel tepore, ma anche un’illuminazione soffusa perfetta per le ore serali.
Funzionamento delle Stufe a Bioetanolo
Il funzionamento di una stufa a bioetanolo è piuttosto semplice. Quasi tutti i modelli contemporanei di questa stufa sono strutturati in modo da contenere al loro interno un serbatoio estraibile, il quale contiene al suo interno della lana di vetro.
Per accendere una stufa a bioetanolo, la quale ricordiamo non richiede allacciamento a una canna fumaria, sarà quindi sufficiente aprire il serbatoio e versarvi all’interno la quantità desiderata di gas liquido, facilmente reperibile in taniche di diversa capienza.
Per farlo in modo sicuro, il consiglio è di utilizzare una pompetta elettrica, ma in realtà è possibile procedere anche manualmente. Una volta riempito il serbatoio, sarà poi sufficiente accendere un accendigas a beccuccio lungo (spesso fornito in dotazione) e avvicinarlo al combustibile: et voilà: in un istante la lana di vetro imbevuta di gas inizierà a bruciare, riscaldando così piano piano tutta la stanza.
Quanto Scalda una Stufa a Bioetanolo in Casa
Ed eccoci arrivati ad uno dei quesiti fondamentali riguardo a questo dispositivo: ma la stufa a bioetanolo scalda davvero? La risposta naturalmente dipende da diversi fattori.
Innanzitutto, è bene considerare che questi prodotti sono pensati per aumentare di qualche grado stanze dalla metratura non superiore agli 80-90 mq, e che il raggiungimento di questo obiettivo è determinato da un corretto utilizzo della stufa e soprattutto dall’isolamento termico degli ambienti coinvolti.
La resa termica delle stufe a bioetanolo è molto buona, così come la loro potenza, la quale arriva a sfiorare anche gli 8000W. Nonostante ciò, appare molto difficile basare il riscaldamento di un’abitazione intera sull’utilizzo di questi prodotti, principalmente per motivi di prezzo poco conveniente.
I risultati migliorano ulteriormente quando si scelgono le stufe a bioetanolo ventilate, le quali però richiedono un’alimentazione a corrente.
Vantaggi della Stufa a Bioetanolo
Dopo aver elencato le principali caratteristiche della stufa a bioetanolo possiamo ora tirare le somme, cercando di elencarne i principali vantaggi. Innanzitutto, partendo da un fattore meramente estetico possiamo dire che queste stufe rappresentano una soluzione perfetta per tutti gli ambienti più contemporanei e minimalisti, in quanto sono spesso dotate di un design molto accattivante. Ma vediamo ora tutti gli altri principali vantaggi connessi all’uso delle stufe a bioetanolo
-non necessitano di canna fumaria
-non producono fumi o residui solidi come cenere o polvere
-si tratta di prodotti versatili e leggeri, che non richiedono allacciamento alla corrente elettrica (a meno che non si parli di stufe al bioetanolo ventilate)
-funzionano con il bioetanolo, un combustibile ecologico che non rilascia monossido nell’aria
-sono facili da caricare
-la loro pulizia richiede poco tempo
-hanno una buona resa termica
-sono potenti
-sono silenziose
-emettono una luce soffusa che illumina piccole stanze anche nelle ore notturne
-si adattano a qualunque stanza in quanto sono silenziose
-le ricariche da 1 litro di bioetanolo durano dalle 5 alle 8 ore consecutive
-il bioetanolo è facile da reperire
Per rendere la descrizione di questi prodotti ancora più chiara, possiamo affermare che la potenza di una stufa a bioetanolo è paragonabile a quella di una stufa a pellet di uguale dimensione, ma cambiando il combustibile decadono anche tanti fastidi tipici del riscaldamento a legna o a derivati del legno.
Svantaggi della Stufa a Bioetanolo
Per dovere di completezza concludiamo la nostra analisi delle stufe a bioetanolo evidenziando quelli che crediamo essere i principali svantaggi connessi al loro utilizzo.
Come spesso accade quando si parla di riscaldamento infatti, vi sono sempre dei punti a sfavore di ciascun dispositivo, riguardanti i costi, l’effettivo potere riscaldante o il livello di manutenzione richiesto dal dispositivo.
Nel caso specifico riteniamo per esempio che le stufe a bioetanolo possano risultare poco adatte per chi necessita di riscaldare ambienti molto grandi, in quanto nonostante si tratti di prodotti potenti, i costi connessi all’approvvigionamento di questo biocombustibile sono piuttosto elevati.
Pensa infatti che in media, occorre circa 1,30€ all’ora per riscaldare una stanza con una stufa a bioetanolo. Ecco quindi che per riscaldamenti di case in cui si abita tutto l’anno, occorre pensare ad un sistema di riscaldamento primario al quale poi accostare il bioetanolo solo in un secondo momento, pena un costo di più di 25 euro al giorno per il solo riscaldamento!
Le stufe al bioetanolo risultano per alcuni insostenibili dal punto di vista della qualità dell’aria. Pare infatti che utilizzando certi combustibili, gli odori prodotti da questi dispositivi siano molto sgradevoli, e che soprattutto durante i primi utilizzi obblighino gli abitanti di casa a spalancare tutte le finestre, così da cambiare aria.
Ricordiamo che le stufe a bioetanolo consumano parecchi litri di gas al giorno, pertanto sarà necessario avere in casa lo spazio per conservare una quantità di biocombustibile sufficiente a garantire il calore per tutta la durata del soggiorno. Quest’ultimo infine dovrà sempre essere mantenuto lontano dalla portata dei più piccini e soprattutto dalle fonti di calore, in quanto altamente infiammabile e quindi decisamente pericoloso.
Stufe a Bioetanolo più Vendute
Per terminare, mettiamo a disposizione una lista delle stufe a bioetanolo più vendute online con il relativo prezzo.
Cliccando sui prodotti presenti nella lista viene aperta una nuova pagina nella quale è possibile leggere le caratteristiche tecniche dettagliate, le recensioni e le opinioni dei clienti.