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In questa guida spieghiamo cosa scegliere tra stufa a gas e stufa a bioetanolo in base alle proprie esigenze.
Se stai cercando un sistema di riscaldamento secondario capace di rendere più accoglienti le tue stanze e allo stesso tempo di farti risparmiare, questa prima domanda ti pone sulla giusta strada. Questo perché nonostante si tratti di due tipologie di prodotto poco conosciute, sia le stufe a gas che quelle alimentate a bioetanolo possono offrire parecchi vantaggi.
Il fatto che entrambe siano vantaggiose non significa però che le due stufe siano anche intercambiabili. Ecco perché prima della scelta finale occorre conoscerne più da vicino tutte le caratteristiche, così da adattare le prestazioni e le funzionalità di ciascun modello alle differenti esigenze. Quale delle due riscalda di più? E quale, a parità di calore fornito, costa di meno? Se sei curioso di saperne di più rimani con noi: di seguito risponderemo a queste e molte altre domande sull’argomento. Il confronto tra le stufe a gas e quelle al bioetanolo non è mai stato così semplice.
Caratteristiche della Stufa a Gas
Parlare di stufa a gas permette di fare riferimento a diverse tipologie di sistemi di riscaldamento. Per iniziare però, occorre sottolineare che con il termine stufa a gas si intende un prodotto a libera installazione alimentato a gas dalle dimensioni contenute, solitamente portatile e dotato di un sistema interno di diffusione del calore.
In commercio sono oggi disponibili numerose varianti di quella che normalmente viene definita stufa a gas. Tra i più popolari rientrano
-Stufe a gas ad infrarossi, piccoli dispositivi molto leggeri dotati di un vano per inserire la bombola e, frontalmente, di pannelli radianti in ceramica. Queste stufe presentano numerosi vantaggi in quanto riescono a scaldare stanze abbastanza grandi consumando poco carburante, e non emettono cattivi odori se manovrate in maniera corretta; Il consumo a pieno regime può richiedere consumi elevati di carburante; Capacità riscaldante fino a 4 kW, che equivale a 40 mq.
–Stufe catalitiche, simili alle prime ma meno potenti. I pannelli catalitici in esse contenute non sono infatti capaci di trattenere il calore allo stesso livello di quelli in ceramica presenti nelle stufe ad infrarossi. Per contro, si tratta di prodotti inodore e capaci di veicolare il calore in maniera omogenea. Capacità riscaldante fino a 3 kW, che equivale a 25 mq.
-Stufe multigas, ritenute la scelta più conveniente per chi deve riscaldare ambienti grandi.
Vantaggi e Svantaggi di una Stufa a Gas
Le stufe a gas, indipendentemente dal modello, offrono a chi necessita di scaldare ambienti medio-piccoli un’ampia serie di vantaggi. Tra i principali è doveroso citare
-Sicurezza, in quanto tutti i prodotti sono certificati CE e si arrestano in caso di fuoriuscite anomale di gas
-Versatilità, poiché le stufe a gas sono leggere e maneggevoli, facili da portare in qualsiasi stanza senza sforzo
-Potenza, in assoluto la più performante tra i sistemi di riscaldamento secondario
-Costi ridotti rispetto ad altre tipologie di stufa portatile, come per esempio quella elettrica
-Nessuna necessità di installare canna fumaria o di avere a portata di stufa un aggancio alla corrente elettrica.
Tra gli svantaggi è però necessario annoverare la scomodità nell’approvvigionamento delle bombole e nel loro stoccaggio, oltre che le qualità estetiche di queste stufe non proprio entusiasmanti. Infine, è bene ricordare che non tutti i modelli di stufa a gas riescono ad essere perfettamente inodore, pertanto chi è sensibile potrebbe trovare sgradevole l’installazione in ambienti interni.
La produzione di anidride carbonica durante la combustione infine, rende necessario disporre le stufe a gas in ambienti il più possibile arieggiati, pena un accumulo eccessivo di questo gas all’interno delle stanze.
Caratteristiche della Stufa a Bioetanolo
La stufa a bioetanolo è entrata a far parte del panorama dei riscaldamenti secondari relativamente di recente. A renderla particolarmente interessante è, oltre alla sua estetica innovativa, la natura del bioetanolo stesso.
Proprio come indicato dal nome della sostanza, il bioetanolo altro non è che un combustibile biologico, vale a dire di origine organica. Esso viene prodotto a partire da materiale vegetale fermentato, come per esempio la canna da zucchero, la patata o il mais. A differenza del comune etanolo, un combustibile ottenuto tramite procedimenti chimici, il bioetanolo presenta enormi vantaggi: esso infatti non produce odore ed è anche in grado di generare una volta combusto pochissimo monossido di carbonio.
Il bioetanolo assume una forma liquida e presenta una colorazione trasparente. Viene venduto nei negozi all’interno di flaconi di capacità variabile, e un’ora di riscaldamento richiede circa 0,2 litri di prodotto.
Le stufe a bioetanolo sono abbastanza facili da riconoscere: la maggior parte di esse è costituita da una struttura in legno o metallo, al centro della quale sono posti uno o due vetri a seconda del design. Questo fa sì che l’utilizzatore oltre a godere del calore generato possa al contempo ammirare il divampare delle piccole fiamme generate dalla combustione del bioetanolo.
Per farle funzionare, è sufficiente versare all’interno del serbatoio della stufa una giusta quantità di combustibile, a seconda di come indicato dal produttore. Tramite un accendino o accendi fuoco sarà quindi possibile accendere la stufa/caminetto e iniziare a riscaldare le stanze.
Vantaggi e Svantaggi delle Stufe a Bioetanolo
I vantaggi principali legati alla scelta di una stufa a bietanolo sono i seguenti
-Facilità nel reperire il bioetanolo e nello stoccarlo, grazie alla forma liquida contenuta in pratici flaconi;
-Design della stufa accattivante e presenza di modelli a parete o da pavimento;
-Praticità nello spostamento e nell’installazione;
-Nessuna necessità di installare canna fumaria né di avere a portata di stufa un aggancio alla corrente elettrica;
Tra le principali criticità di questi prodotti vi è però un fattore cruciale, vale a dire la scarsa potenza riscaldante. Una stufa a bioetanolo di grandi dimensioni e avviata a pieno regime è infatti adatta a riscaldare sì e no ambienti di 25 mq.
Inoltre, il costo al litro di bioetanolo è piuttosto elevato se rapportato a quello del gas.
Meglio Stufa a Gas o Stufa a Bioetanolo
Eccoci arrivati alla resa dei conti. Dopo aver analizzato con attenzione le varie caratteristiche positive e gli svantaggi di entrambi i tipi di stufa, possiamo dire che i due prodotti nascono per assolvere ad esigenze differenti.
La stufa a gas è in grado di scaldare ambienti più grandi e può fornire potenze maggiori, senza per questo richiedere spese elevate o difficoltà nell’installazione e nello spostamento. Si consiglia quindi l’acquisto a tutti coloro i quali intendono trascorrere molte ore nella stanza riscaldata a gas e hanno bisogno di non perdere tempo con le continue ricariche del serbatoio. La stufa a gas è quindi perfetta per essere installata in un laboratorio, in un ufficio o in generale in ambienti più grandi;
La stufa a bioetanolo è invece una soluzione più inodore ed elegante, risultando ideale per affiancare un sistema di riscaldamento primario e per donare alle varie stanze un tocco chic ed accogliente. A parità di costi tuttavia, la sua potenza riscaldante e la durata delle varie ricariche di combustibile saranno nettamente inferiori, motivo per cui se ne consiglia l’acquisto o a chi vuole scaldare ambienti molto piccoli, o a chi sta cercando un oggetto di design da aggiungere ad ambienti di per sé non molto freddi durante le stagioni più rigide.
Infine, in termini di costi complessivi, la stufa a gas è decisamente più economica.